In economia i nodi prima o poi vengono al pettine: inesorabile è arrivato il verdetto di Eurostat che dopo 9 pagine di serrato ragionamento conclude che i soldi spesi per le Banche Venete devono essere contabilizzati per 4,7 miliardi ad incremento del deficit e per 11,2 miliardi (circa lo 0,65% del Pil) ad incremento del debito pubblico. Cifre pesantissime.
Nell’estate 2017 avevo informato i lettori di ItaliaOggi che nonostante i proclami del Ministero dell’Economia (Mef), i soldi spesi dallo Stato per il cd salvataggio delle Banche Venete non erano un «prestito», ma un «costo» messo a carico dei contribuenti; una voce della spesa corrente che si sarebbe inesorabilmente tradotta in un incremento del deficit e del debito.